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Anish Kapoor, Sangue e Purezza

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ANISH KAPOOR,    SANGUE E PUREZZA   Galleria dell’Accademia, Venezia   20.04-9.10.22     Venezia, prima di iniziare la terza giornata di un convegno dedicato alle connessioni nell’arte contemporanea, visito con due amiche la mostra retrospettiva di Anish Kapoor allestita alle Galleria dell’Accademia: la passione per l’arte fa sembrare di non averne mai abbastanza.  Sono circa le 8 e 30 di mattina, non c’è quasi nessuno, al piano terra ci accoglie la prima sala di questa potente esposizione. È da subito un pugno nello stomaco, schizzi di sangue compaiono da un’apertura, uno spazio che si apre su un altro, sullo sfondo intravediamo già l’orrore della carneficina che si paleserà ai nostri occhi nella sala successiva con  Shooting into the Corner  (2008–09 ). È  un vero massacro in lucidissima cera rossa, un’apocalisse generata da un compressore pneumatico che vediamo vicino alla parete.  Il rosso è ovunque, è sangue che da terra schizza sui muri e che quasi non ci fa scorgere l’opera  Pre

IL CHIEVO PERCHE' (POST NON ARTISTICO)

7 Agosto 2021   Mia figlia Alice, ignara delle recenti vicissitudini finanziarie che hanno coinvolto la squadra, sventola spensieratamente la bandiera del Chievo- Verona in terrazza. Il drappo giallo-blu è riemerso proprio in questi giorni riordinando l’armadio al rientro dalla vacanza. Come dire: lupus in fabula!  Ma vi starete chiedendo il perché di una bandiera del Chievo in casa? Io tifo Milan, mio marito Fiorentina, Alice tifa Genoa, come il nonno materno e in famiglia abbiamo anche uno zio ternano, giusto per la cronaca.  Quindi, dicevamo, perché la bandiera del Chievo?  Perché quella bandiera per Alice rappresenta la sua prima volta allo stadio in data 6 maggio 2018. Chievo Verona-Crotone. Una soleggiata e calda domenica di inizio maggio, trascorsa la mattina all’Arena e il pomeriggio allo stadio in un perfetto binomio arte-sport al costo di un euro (quel giorno, infatti, sia l’Arena che la partita, avevano il biglietto di ingresso a un euro).  Per il Chievo quella sfida contro

Giallo Giotto

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 In Veneto  s catta l'"area gialla" ed è il caso di dirlo, ritorniamo a vedere le stelle. Nel mio caso quelle che si stagliano nel cielo blu oltremare della Cappella Scrovegni . Approfittando di queste limitate e ammirevoli aperture di mostre e musei, ho prenotato e visitato per la sesta volta il ciclo di affreschi che  nel 1303 apre la strada alla pittura moderna, a  un nuovo linguaggio visivo. Banale e scontato dirlo, eppure va detto: ogni volta che si visita questo gioiello dipinto, la sensazione è quella di una nuova scoperta.  E oggi riscopro la figura di Giuda; forse perché in questo periodo in alcune classi  sto spiegando il Cenacolo Vinciano, mi soffermo oggi proprio sulla misteriosa figura di Giuda. Giuda traditore, Giuda che partecipa all'ultima cena, Giuda che bacia Cristo. Giuda è di giallo vestito, di quel giallo acceso simbolo di mondanità e corruzione. Nell' Ultima cena è solo questo dettaglio a tradirlo, lo vediamo e quel giallo ci fa girare vers

Visioni inVernali, visioni inFernali

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Un' insolita piovosa domenica mattina di ottobre, spesso ottobre regala scenari e weekend talmente luminosi da  passare del tutto la voglia di "restare a casa"; la pioggia, invece, non lascia alternative ad una pigra mattinata domestica. Mia figlia si trova in salotto e, dopo aver avuto libero accesso ai ripiani alti della libreria, si  dedica all'organizzazione di una lezione di storia dell'arte da impartire ai suoi pupazzi, modalità: in presenza! Così, approfittando della quiete,  decido  di dedicarmi  ad altro e in un'altra stanza, giusto per lasciare libertà creativa e non interferire inutilmente con il regolare svolgimento della lezione. Ma poco dopo Alice (mia figlia) mi si presenta davanti. E qui comincia questo dialogo: Alice: "Devo chiederti una cosa...E' vero che dall'INFERNO non se ne esce?".  Io (calandomi nella realtà di una bimba di seconda elementare e pensando al programma di storia che sta affrontando) rispondo sicura:  "

L' arte sui muri, dal Rinascimento a Banksy

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  Durante un ancora piacevolmente caldo weekend di inizio settembre, mi trovo a Ferrara , l'occasione è festeggiare l'anniversario di matrimonio condendolo con  dei momenti d' arte. Un po' per caso e un po' volutamente in questi due giorni mi capita di abbinare la mostra dedicata al misterioso artista inglese Banksy agli affreschi rinascimentali di Palazzo Schifanoia (nonostante i miei vari e numerosi soggiorni a Ferrara quest'ultimo era spesso chiuso per restauri).  Partiamo dall'inizio: a Palazzo Diamanti è in corso la mostra "Un artista chiamato Banksy", decido di prenotare ( per fortuna ho prenotato) la visita per il tardo pomeriggio di sabato. Per raggiungere l'inconfondibile bugnato di Palazzo Diamanti percorriamo corso Ercole I d'Este: è sempre un'esperienza urbanistica di grande impatto che regala una visione prospettica da manuale. Si capisce già dalla quantità di visitatori in coda, prenotati e non, che la mostra è già stata u

ARTE D'ESTATE (SECONDA TAPPA)

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 In questo caldo Agosto continuiamo il nostro viaggio tra arte e natura, oggi ci troviamo nel parco di Arte Sella , poco distanti da Borgo Valsugana. Come scritto nella precedente puntata, i percorsi di Land Art offrono numerosi vantaggi: permettono di vivere l'arte e la natura senza necessariamente subire la calura estiva, consentono un'esperienza intellettuale agli adulti mentre i bambini si divertono all'aria aperta,  consentono di avere il cane al seguito, viceversa visitando i musei o le mostre tradizionali solitamente noi facciamo dei turni di visita per non lasciare da solo nostro cane Pongo! Il nostro percorso inizia dalla biglietteria di Villa Strobele, dove sono esposte alcune prime opere. Si tratta di un sentiero di breve durata all'interno del giardino della villa, non paragonabile al secondo percorso, quello che iniziamo da Malga Costa.  La prima cosa che sicuramente noterete, banale, ma essenziale, è la cura con cui il parco viene gestito: vi sono costante

ARTE D'ESTATE

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  Ci troviamo a Passo Pampeago, a 2200 metri d'altezza, in Val di Fiemme, un passo conosciuto sicuramente grazie al giro d'Italia, ma che dal 2011 ospita un gioiello della Land Art: il parco d'arte RESPIRART. Lo sfondo naturale è l'affascinante monte Latemar che troverete "ritratto" al termine del percorso nell'opera di Mauro Lampo Olivotto "Natura Viva" (2012). Questo anello circolare lungo circa 3 km vi permetterà di essere completamente immersi nella natura, ma di vivere al contempo un'esperienza culturale di alto livello. Gli artisti che lungo il percorso hanno costruito le loro opere, lo hanno fatto nel rispetto della natura, ecco perché, talvolta, senza un piccolo aiuto (è sufficiente la mappa del parco), alcune opere risulterebbero quasi difficili da scorgere. A tale proposito ho nitida davanti a me l' opera dal titolo "Simbiosi" di Hannah Streefkerk (2015), si tratta di una serie di ricami di licheni adagiati sui tronchi